Le famose 4C dei diamanti certificati GIA, IGI e HRD


I diamanti si classificano, a livello internazionale, attraverso 4 parametri fondamentali: carati (carats), colore (color), purezza (clarity) e taglio (cut).

Di seguito le scale dei parametri colore, purezza e taglio adottate a livello internazionale diventate uno standard consolidato quando si parla di diamanti certificati.

Scale di valori dei parametri color clarity cut dei diamanti certificati.

Carati (carats)

I carati sono l’unità di misura del peso delle pietre preziose. Un carato corrisponde a 0,20 grammi.

Ovviamente maggiore è il peso, maggiore è la dimensione della pietra e quindi a parità di colore, purezza e taglio la pietra con più alta caratura, ha un valore maggiore.

Colore (color)

La scala del colore di un diamante si suddivide in 23 classi che corrispondono alle 23 lettere dell’alfabeto. Si parte dalla lettera D fino ad arrivare alla lettera Z. I seguenti gruppi di lettere vengono così esplicati:

D-F assenza di colore

G-J vicino all’assenza di colore

K-M debole giallo

N-R giallo molto leggero

S-Z giallo leggero

Il colore D corrisponde al colore extra bianco quindi alla totale assenza di colore ossia il massimo della scala. L’unico metodo per individuare il colore di un diamante è quello di confrontarlo con un “master set” di pietre certificate, una per ogni grado della scala dei colori.

Il discorso precedente vale per i diamanti bianchi. Esistono in natura i diamanti “fancy color” ossia i diamanti colorati che non rientrano in tale classificazione.

Purezza (clarity)

I diamanti sono pietre naturali ed in quanto tali possono contenere delle impurità chiamate inclusioni. La scala della purezza di un diamante certificato si divide nelle seguenti dieci classi:

IF o FL (internally flawless o flawless: senza inclusioni)

I diamanti certificati che appartengono a questa classe non presentano inclusioni che possono essere viste con una lente a 10 ingrandimenti da un occhio esperto

VVS1 (very very sligthy included type 1: molto molto poco incluso tipo 1)

VVS2 (very very sligthy included type 2: molto molto poco incluso tipo 2)

Le inclusioni sono difficilmente visibili ad un occhio esperto con una lente a 10 ingrandimenti

VS1 (very sligthy included type 1: molto poco incluso tipo1)

VS2 (very sligthy included type 2: molto poco incluso tipo 2)

Inclusioni sono visibili a 10 ingrandimenti da un occhio esperto ma sono caratterizzate dall’essere molto piccole

SI1 (sligthy included type 1: poco incluso tipo 1)

SI2 (sligthy included type 2: poco incluso tipo 2)

Inclusioni sono visibili a 10 ingrandimenti da un occhio esperto

I1 (included type 1: incluso tipo 1)

I2 (included type 2: incluso tipo 2)

I3 (included type 3: incluso tipo 3)

Inclusioni sono visibili ad occhio nudo e possono influenzare la brillantezza della pietra.

La differenza tra le inclusioni di tipo 1 e quelle di tipo 2 o 3 dipende dalla posizione e dalla tipologia delle stesse. E’ importante chiarire il fatto che anche un diamante e con purezza IF non è privo di inclusioni, ma solo che le stesse non sono visibili se la pietra viene analizzata con una lente a 10 ingrandimenti. A 50 ingrandimenti, invece, tali inclusioni saranno evidenti.

Il taglio (cut)

La brillantezza di un diamante è strettamente legata alla qualità del suo taglio. Se le proporzioni della pietra sono perfette il ritorno della luce è massimo. Se le proporzioni non sono ottimali la luce che entra nella pietra viene dispersa dalle facce inferiori del diamante dando come risultato un pietra spenta. La scala della qualità del taglio è la seguente:

poor = povero, fair=sufficiente, good=buono, very good=molto buono, excellent=eccellente.